C’è una novità importante per le donne italiane che hanno ricevuto una diagnosi di tumore dell’ovaio. L’Agenzia italiana del farmaco (AIFA), infatti, ha di recente autorizzato la rimborsabilità di un nuovo farmaco della classe dei PARP-inibitori, Niraparib, per il trattamento del carcinoma ovarico.
In particolare la novità sta nel fatto che Niraparib è utilizzabile come terapia di mantenimento in prima linea per le pazienti con carcinoma ovarico epiteliale di alto grado in stadio avanzato (FIGO III e IV), dopo la chemioterapia a base di platino.
Niraparib è il primo PARP inibitore ad essere indicato per il trattamento di mantenimento in prima linea di tutte le donne, sia in presenza che in assenza della mutazione BRCA (ad esclusione di quelle in stadio III operate senza residuo macroscopico).
A beneficiare di Niraparib non saranno quindi solo le pazienti con carcinoma ovarico BRCA mutato ma anche le pazienti senza di mutazione BRCA.
I farmaci PARP inibitori colpiscono una famiglia di proteine coinvolte nella riparazione del DNA. Spegnendo le proteine PARP si favorisce la morte delle cellule tumorali che non possono più riparare i danni al DNA.
a cura del Comitato Scientifico